Mercoledì 30 Ottobre 2024

Malattie infiammatorie croniche intestinali, 27/1 incontro all’Humanitas

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MILANO (ITALPRESS) - Oltre 250 mila persone in Italia soffrono di MICI, Malattie Infiammatorie Croniche dell'Intestino, Colite Ulcerosa e Malattia di Crohn. In Lombardia sono più di 36.787. Definite come disabilità invisibili in realtà impattano fortemente sulla quotidianità di chi ne è affetto. I sintomi tra cui dolore addominale, stanchezza, dolori articolari, frequenti scariche e perdita di peso, portano a limitazioni fisiche e pressioni mentali causando spesso ansia e depressione. La natura cronica di queste condizioni può rendere difficile la pianificazione della propria vita nel lungo termine e se la diagnosi è fatta soprattutto su giovani donne fertili, la malattia incide su aspetti delicati della propria vita come la programmazione di una gravidanza. Il 27 gennaio dalle ore 8.45 alle 13.30 presso il centro Congressi Humanitas di
Rozzano si svolgerà l'incontro "Le Malattie Infiammatorie Croniche dell'Intestino. I medici incontrano i pazienti" durante il quale ci si confronterà sulle principali tematiche che riguardano le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali. Un'occasione di confronto su vari punti come le vaccinazioni, i viaggi, il fumo, l'alimentazione, gli esami diagnostici, la fertilità, la gravidanza, le nuove terapie, il ruolo della ricerca, la chirurgia e molto altro ancora.
"Siamo orgogliosi di promuovere questo momento di scambio e di supporto, consapevoli dell'impatto che queste malattie hanno sulla vita quotidiana - dichiara Salvo Leone, Direttore Generale di AMICI Italia -. Oltre a fornire informazioni scientificamente valide e aggiornate, riteniamo fondamentale guidare i pazienti nella scelta dei centri di cura più adeguati. E' una priorità per noi non solo divulgare conoscenze sulle malattie infiammatorie croniche dell'intestino, ma anche orientare i pazienti verso strutture sanitarie specializzate, dove possono ricevere trattamenti all'avanguardia e un supporto personalizzato. In quest'ottica, l'iniziativa del 27 gennaio rappresenta un'opportunità unica per entrare in contatto con professionisti e centri di eccellenza nel campo delle MICI. L'evento è aperto a tutti coloro che desiderano partecipare, senza bisogno di iscrizione, riflettendo il nostro impegno verso l'inclusione, la sensibilizzazione su queste importanti tematiche e l'orientamento attivo dei pazienti verso le migliori opzioni di cura disponibili".
Un impegno condiviso dai medici e dal personale dell'ospedale.
"I temi che verranno trattati nell'incontro hanno tutti un forte impatto sulla qualità della vita delle persone con malattie infiammatorie croniche intestinali - dice il professor Alessandro Armuzzi, co-direttore dell'IBD Center e responsabile dell'Unità Operativa IBD di Humanitas -. Grazie ai progressi in medicina, oggi possiamo garantire ai pazienti una buona qualità di vita con terapie innovative e percorsi multidisciplinari che affrontano tutti gli aspetti clinici e psicologici legati alla Malattia di Crohn e alla colite ulcerosa. Per questo momenti di confronto come quello del 27 gennaio sono così importanti per ascoltare i bisogni di cura e di supporto che vengono espressi direttamente dai pazienti".
"E' fondamentale incontrarsi per parlare delle opzioni terapeutiche oggi disponibili per chi soffre di queste patologie. Ormai la chirurgia non è più considerata come l'ultima opzione quando il paziente non risponde più alle terapie mediche - aggiunge il professor Antonino Spinelli, co-direttore dell'IBD Center e responsabile dell'Unità Operativa di Chirurgia del Colon e del Retto di Humanitas -. Oggi, grazie anche all'approccio multidisciplinare alle malattie infiammatorie croniche intestinali, la chirurgia, sempre meno invasiva, è un'arma che può essere utilizzata in qualunque momento del percorso terapeutico, a seconda delle necessità di ogni persona".
Durante l'Incontro sarà possibile osservare, attraverso maxischermi, alcuni scatti relativi alla Mostra itinerante "Invisible Body Disabilities, legata ad un progetto nato nel 2016, una campagna di sensibilizzazione permanente studiata con l'obiettivo di far conoscere meglio quelle che di fatto vengono definite come disabilità invisibili; un lavoro promosso e registrato da AMICI Italia e ideato dalla fotografa padovana Chiara De Marchi, affetta da Colite Ulcerosa che ha coinvolto donne in età fertile colpite da Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali attraverso fotografie, testimonianze e storie. Una progettualità pensata con il cuore, come commenta Chiara De Marchi aggiungendo: "Le fotografie sono diventate il mio mezzo per costruire un ponte tra il mondo esterno e le emozioni più profonde, svelando senza filtri la realtà di chi si trova a vivere con un disagio invisibile. Ogni scatto rappresenta la speranza di ispirare, sensibilizzare e tessere una rete di forza e positività, e ricordare che ogni storia è preziosa e ogni sogno merita di essere inseguito, nonostante le sfide che la malattia può presentare".
E' nato così "Invisible Body Disabilities", che con il suo acronimo IBD richiama la definizione inglese Inflammatory Bowel Disease, un'espressione che tra l'altro è diventata anche un logo registrato e presentato da AMICI Italia il 3 dicembre del 2017 in occasione della Giornata mondiale delle disabilità e visibile su tutti i materiali utilizzati e diffusi dall'Associazione. Il progetto è diventato poi anche una mostra fotografica itinerante e permanente nei reparti di molti Centri Ospedalieri italiani (https://www.invisiblebodydisabilities.org/) che promuove la consapevolezza e l'inclusione delle persone con disabilità e che ad oggi ha visto più di 23 diverse tappe in varie città d'Italia.

- foto: Agenzia Fotogramma -
(ITALPRESS).

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