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Ustioni e tumori, i rischi di un’eccessiva esposizione al sole

MILANO (ITALPRESS) – Il sole fa bene alla salute, aiuta l’organismo a produrre vitamina D, che ha effetti positivi su vari organi e tessuti, e che solitamente non viene assunta a sufficienza con l’alimentazione. Inoltre, dà il via a un maggior rilascio di serotonina, neurotrasmettitore che attenua ansia e stress e migliora il tono dell’umore.

MILANO (ITALPRESS) - Il sole fa bene alla salute, aiuta l'organismo a produrre vitamina D, che ha effetti positivi su vari organi e tessuti, e che solitamente non viene assunta a sufficienza con l'alimentazione. Inoltre, dà il via a un maggior rilascio di serotonina, neurotrasmettitore che attenua ansia e stress e migliora il tono dell'umore. E ancora, contribuisce a regolare il ritmo sonno-veglia, permettendo così un migliore riposo. Il sole, però, fa anche male se preso senza la corretta protezione. La maggior parte dei tumori della pelle sono infatti causati dall'eccessiva esposizione alla luce ultravioletta: soprattutto quella del tipo B è in grado di provocare lesioni al dna delle cellule cutanee. Proprio queste alterazioni, insieme all'infiammazione e all'immunosoppressione, possono provocare tumori basocellulari, squamocellulari e il melanoma, in forte crescita in tutto il mondo. Sono questi alcuni dei temi trattati da Alberico Motolese, specialista di dermatologia e allergologia e direttore della Struttura Complessa di Dermatologia dell'IRCCS dell'AUSL di Reggio Emilia, intervistato da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell'agenzia di stampa Italpress.
"E' noto da tempo che i raggi ultravioletti possano determinare effetti negativi, ne cito almeno tre - ha esordito - Il primo è la depressione dell'immunità, per cui si riducono le cellule che regolano l'immunità della pelle. Poi, c'è la carcinogenesi, alcuni geni vanno incontro a mutazioni, e sono quelli che regolano la possibilità che le cellule possano diventare tumorali. Infine, l'azione sul ciclo di alcune cellule: per esempio, nei soggetti rossi con lentiggini, i melanociti subiscono dopo esposizioni violente al sole uno stimolo a iper proliferare".
"Il sole è sicuramente cambiato - ha riconosciuto Motolese - Già dai primi anni '80 si è parlato del buco dell'ozono, quello di oggi è un sole abbastanza pericoloso, anche se negli ultimi articoli venuti fuori si dice che il buco dell'ozono intorno al 2050 sarà definitivamente chiuso e quindi miglioreremo le nostre esposizioni al sole".
E sono svariati gli accorgimenti che la nostra pelle mette in atto per difendersi dai raggi solari: "La cute mette in atto difese cutanee molto importanti: una di queste è l'ispessimento della cute, in modo tale da far penetrare meno in profondità i raggi ultravioletti. C'è poi l'abbronzatura, che non va però considerata come un freno ai rischi dell'eccessiva esposizione al sole - ha precisato il professore - Ci sono i sistemi di riparazione del dna, ma c'è un limite, per cui quando il sistema non ce la fa più si verificano le mutazioni geniche, inoltre la pelle produce fattori antiossidanti molto importanti".
E sul tasso di consapevolezza legato all'esposizione al sole: "Molti pensano che cospargendosi di creme solari non si assuma la vitamina D. Non è così: l'utilizzo di creme solari non compromette la produzione di vitamina D - ha sottolineato - Ben vengano dunque le creme solari, dobbiamo trovare un giusto equilibrio nelle esposizioni. I cosmetici vanno benissimo, ma per proteggere la pelle andrebbe applicato un prodotto con fattore di protezione alto".
"Purtroppo continuiamo a visitare d'urgenza, specie nelle località di mare, gente ustionata per esposizione solare - ha spiegato Motolese - Va detto che c'è più attenzione nei confronti dei bambini. Di recente abbiamo fatto un'indagine su 701 studenti di tre licei ed è venuto fuori che dermatologo e chirurgo plastico sono figure fondamentali: è stata dimostrata una conoscenza dei fattori di rischio, ma una mancanza di correlazione con i provvedimenti che poi si prendono. La gente continua a esporsi al sole". E tra i rischi dell'esposizione eccessiva al sole ci sono quelli legati alle forme tumorali: "Con la dermoscopia e la videodermatoscopia è più facile individuare i tumori della pelle - ha riconosciuto - Questi tumori a volte non sono particolarmente maligni perchè non danno metastasi, con i melanomi bisogna invece stare molto attenti e farsi vedere in tempi utili". Infine, sui consigli in vista dell'estate: "Non ustionatevi e mettete le creme solari anche dove non pensate di doverle mettere - ha concluso Motolese - Per esempio, nei padiglioni auricolari".

- foto tratta da video Medicina Top -
(ITALPRESS).

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