C'è un nuovo 'modello' per studiare le metastasi e decifrare i loro segreti: sono le planarie, i vermi celebri per la capacità di rigenerare i propri organi e tessuti grazie alle cellule staminali di cui sono particolarmente ricchi. Lo descrivono sulla rivista Development i ricercatori dell'università di Oxford, guidati da Prasad Abnave.
Il processo di rigenerazione delle planarie richiede una febbrile attività dalle cellule staminali, che si dividono incessantemente per dar vita a nuove cellule. La migrazione delle cellule, cioè il movimento con cui vanno da una parte all'altra del corpo, è una delle loro funzioni chiave. Studiare questi organismi permette di capire il modo in cui le cellule staminali, comprese quelle dei tumori, sono programmate per muoversi, che cosa le attiva e come seguono la strada giusta. Tutto questo potrebbe portare in futuro a nuove terapie contro i tumori.
"Sapevamo che le cellule staminali delle planarie hanno molto in comune con quelle umane, ma non sapevamo come migrassero e se questo processo fosse simile a quello dell'uomo", osserva Abnave. "Volevamo capire - prosegue - se il meccanismo evolutivo si fosse conservato". La risposta è stata positiva e di conseguenza le planarie sono diventate un modello utile alla ricerca sui tumori.
Tracciare la migrazione delle cellule staminali è stato possibile esponendo le planarie ai raggi X: se i vermi venivano feriti, le loro cellule staminali cominciavano a spostarsi nell'area colpita. Sono stati quindi isolati i geni responsabili dei movimenti delle staminali, risultati analoghi a quelli che si trovano nelle cellule tumorali umane. E' emerso in questo modo che i geni che controllano il movimento nelle planarie possono diventare un modello per studiare i tumori nell'uomo.
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