Il cervello si colora come un cielo stellato per mostrare in tempo reale il suo funzionamento: ogni 'stella' è una connessione tra neuroni, evidenziata in modo più o meno intenso in base al suo livello di attività. A renderla visibile è la tecnica di indagine descritta sulla rivista Nature Communications dai ricercatori dell'Università Vita-Salute San Raffaele: usata finora solo sui topi per fotografare le connessioni tra le cellule nervose (sinapsi) e potrebbe portare in futuro allo sviluppo di tecniche simili per la diagnosi di malattie neurologiche anche nell'uomo.
"E' come se finalmente si potesse fotografare all'interno del cervello di un essere vivente l'attività dei circuiti sinaptici, e questo con una risoluzione altissima", spiega Antonio Malgaroli, professore ordinario di fisiologia e neuroscienze presso la facoltà di Psicologia dell'ateneo.
L'idea vincente alla base dello studio è stata quella di tracciare la comunicazione tra i neuroni a livello delle loro connessioni. Ciò avviene grazie ad una proteina modificata che si colora istantaneamente quando il neurone, stimolato da un segnale elettrico, rilascia all'esterno le sue molecole segnale (neurotrasmettitori) per inviare un messaggio al neurone successivo nel circuito nervoso.
Secondo i ricercatori, questo studio potrà portare in futuro a sviluppare metodi analoghi utilizzabili anche nell'uomo, ma basati su molecole già presenti nel nostro cervello, che dunque non richiedono alcuna modifica di tipo genetico. Queste tecniche potrebbero essere usate per la diagnosi precoce di varie malattie neurologiche e psichiatriche che alterano le funzioni cerebrali, oppure per verificare e migliorare gli effetti di molti trattamenti farmacologi.