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Fusione, il supermagnete italiano verso il 'viaggio finale'

Un viaggio eccezionale in vista di un esperimento eccezionale: è quello che si prepara a compiere il super magnete italiano destinato ad essere il primo dei 18 destinato al reattore sperimentale per la fusione nucleare Iter, in via di costruzione nel centro di Cadarache, nella Francia sudorientale, ad opera di una collaborazione internazionale formata da ben 35 Paesi che da anni inseguono il sogno di produrre energia pulita proprio come fa il sole, con Italia e Unione Europea in testa.

Il super magnete, che pesa 150 tonnellate, è stato realizzato negli stabilimenti di ASG Superconductors di La Spezia, da dove presto prenderà la via del mare per una doppia circumnavigazione dell'Italia: dopo una prima tappa a Porto Marghera, giungerà vicino a Marsiglia per intraprendere il suo 'viaggio finale' via terra, come spiega Aldo Pizzuto, a capo del dipartimento Fusione e Sicurezza nucleare dell'Enea.

La prima sosta, la più lunga e complessa, sarà negli stabilimenti della Simic a Porto Marghera, dove la bobina che ha la forma di una grande D maiuscola "verrà inserita in una struttura di contenimento in acciaio, in arrivo dal Giappone, appositamente realizzata per resistere alle forze espansive generate dal potente campo magnetico", spiega l'esperto dell'Enea.

Una volta completato il posizionamento nella cassa, saldate le componenti e riempiti gli spazi vuoti con una speciale resina, il carico raggiungerà il peso di 320 tonnellate e salperà di nuovo, in direzione della Francia.

"Ci aspettiamo che il viaggio via mare proceda serenamente, sempre che non arrivi la tempesta perfetta", afferma Pizzuto con un pizzico di ironia. "Ovviamente le casse saranno sempre monitorate, dalla partenza all'arrivo, grazie a sensori di accelerazione che ci permetteranno di evidenziare eventuali pericolosi sballottamenti durante il trasporto".

Il magnete "approderà infine vicino a Marsiglia e da lì partirà con un trasporto eccezionale alla volta di Cadarache, che raggiungerà passando lungo una strada appositamente adattata per questo carico speciale", racconta l'esperto. La tempistica esatta è ancora da definire, ma "le prime attività di montaggio sono previste per gli inizi del 2019".

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