E' morto nella notte il fisico Adalberto Giazotto, pioniere della ricerca sulle onde gravitazionali e ideatore del rivelatore Virgo, costruito in Italia, a Cascina, e protagonista della scoperta delle onde gravitazionali con lo strumento americano Ligo. Lo ha reso noto presidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Fernando Ferroni.
Era stato Giazotto, 77 anni, a indicare le frequenze nelle quali andare a cercare le onde gravitazionali e, sulla base dei suoi suggerimenti erano state orientate sia la ricerca condotta dal rivelatore Ligo sia la realizzazione del rivelatore Virgo dell'Osservatorio Gravitazionale Europeo (Eso, al quale l'Italia partecipa con l'Infn).
Nato a Genova il primo febbraio 1940, Giazotto aveva trascorso gli anni della guerra in Valle d'Aosta, a Cogne, e in seguito si era trasferito a Milano. Aveva studiato Fisica nell'università Sapienza di Roma, dove si era laureato nel 1954 con una tesi di fisica teorica. Quindi aveva cominciato a lavorare nei Laboratori Nazionali di Frascati dell'Infn con il gruppo di Edoardo Amaldi e Gherardo Stoppini. Dal 1968 al 1973 aveva proseguito la sua attività di ricerca in Gran Bretagna, nell'acceleratore di Daresbury. Poi il rientro in Italia e la collaborazione con il Cern di Ginevra. Negli anni immediatamente successivi aveva cominciato a interessarsi del problema delle onde gravitazionali: "io volevo cercare di fare qualcosa di molto più avanzato e scrissi un report sull'argomento che è servito molto", aveva detto lo stesso Giazotto in un'intervista. Era cominciata così la storia delle ricerche condotte a Pisa e che all'inizio degli anni '90 avevano portato all'ideazione e poi alla costruzione del rivelatore Virgo.
Giazotto ha potuto assistere all'enorme successo della sua impresa scientifica: era a Cascina quando, l'11 febbraio 2016 è stata annunciata la scoperta delle onde gravitazionali: "è una grande gioia e sono fortunato di essere qui a viverla", aveva detto in quell'occasione, pensando già al futuro. "Abbiamo avuto il merito di essere quelli che hanno trovato per primi la macchina giusta - aveva osservato - e adesso abbiamo molte idee nuove. Ora l'obiettivo è lavorare su frequenze sempre più basse per trovare le onde gravitazionali emesse al momento del Big Bang". Era la stessa idea rilanciata dai vincitori del Nobel per la Fisica 2017 per la scoperta delle onde gravitazionali e in particolare per il contributo al rivelatore Ligo. Con loro avrebbe dovuto esserci anche Giazotto per il suo contributo a Virgo. Tutta la comunità scientifica italiana lo sperava, ma era chiaro che sarebbe stato davvero difficile vedere il suo nome tra i premiati. Tuttavia, con la citazione di Virgo, il Nobel ha comunque riconosciuto l'importanza del contributo scientifico di Giazotto e del suo ruolo da pioniere.
Caricamento commenti
Commenta la notizia