Tutti gli studenti del mondo alle prese con le particelle cariche di energia provenienti dallo spazio e che bombardano costantemente la Terra: è la Giornata internazionale dei raggi cosmici, l'appuntamento giunto alla sesta edizione e nato per avvicinare gli studenti delle scuole superiori a questa tema scientifico di frontiera.
Che cosa sono i raggi cosmici e da dove provengono? Come possono essere misurate le particelle che li compongono? Sono le domande alle quali gli studenti cercheranno di rispondere, analizzando i dati di un autentico rivelatore di raggi cosmici, lo strumento con cui i ricercatori 'vedono' la pioggia di particelle provenienti dal cosmo.
In Italia hanno risposto all'invito 800 studenti degli istituti superiori di Bari, Lecce, Napoli, Padova, Pavia, Perugia e Roma, che si cimentano con il supporto dei ricercatori delle Sezioni locali dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) presso le università.
Quando i raggi cosmici attraversano l'atmosfera terrestre, interagiscono con questa e vengono prodotte delle particelle secondarie, che al livello del mare sono alcune centinaia al secondo per ogni metro quadrato di superficie.
Gli studenti studieranno il flusso di queste particelle. Poi, attraverso una video-chat, confronteranno le loro risposte con quelle ottenute dai gruppi di altre università e centri di ricerca in tutto il mondo e alla fine le pubblicheranno online. Seguiranno, così, lo stesso iter che i ricercatori seguono nel loro lavoro quotidiano nell'ambito delle collaborazioni internazionali.
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