Nuotano in un oceano di materia oscura, linafferrabile materia che occupa circa un quarto dell'universo e la cui natura è ancora ignota. Sono le due galassie più antiche mai osservate. Vicine tra loro, vivono in coppia, sono entrambe ricche di stelle in formazione e risalgono a 780 milioni di anni dopo il Big Bang, quando luniverso era ancora un bambino. Descritte sulla rivista Nature, sono state osservate dal gruppo guidato da Dan Marrone, dellUniversità dellArizona a Tucson, grazie al radiotelescopio Alma, in Cile.
La più grande delle due galassie ha una massa record pari a 273 miliardi di volte quella del Sole ed è una culla di nuove stelle, che sforna a un ritmo di quasi 3.000 lanno. La seconda, più piccola, ha una massa pari a circa 40 miliardi di volte il Sole e produce 540 nuove stelle lanno. Per Dan Marrone "ci sono probabilmente solo una manciata di oggetti come questi nel cielo: siamo stati fortunati a scovarli".
Losservazione è stata possibile grazie all'effetto lente di ingrandimento previsto dalla teoria della relatività generale di Einstein: leffetto lente gravitazionale, provocato dalla presenza tra losservatore e le galassie di una grande massa che ha permeso di osservare i dettagli delle, come una lente di ingrandimento.
La coppia di galassie primordiali è uno dei primi embrioni dei futuri ammassi di galassie delluniverso adulto, vecchio di quasi 14 miliardi di anni. Lo studio mostra che nel processo di costruzione un ruolo centrale sarebbe stato svolto proprio dallinvisibile materia oscura, senza la quale secondo gli autori luniverso non avrebbe laspetto attuale.