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L'iperlente per vedere 'l'invisibile'

Costruita un'iperlente che permette vedere l'invisibile, come un virus sulla superficie di una cellula, e di analizzare minuscoli organismi viventi senza danneggiarne i tessuti. Descritta sulla rivista Nature Materials, la lente è stata ottenut dal gruppo dell'università americana Vanderbilt, guidato da Joshua Caldwell.

Per realizzarla è stato utilizzato il materiale simile alla grafite chiamato nitruro di boro esagonale (hBN), dal quale si ottengono cristalli estremamente duri, secondi solo al diamante. Grazie ad esso l'iperlente riesce a catturare le immagini di oggetti delle dimensioni di 30 milionesimi di metro (nanometri). Per avere un'idea, basti pensare che il diametro di un capello può variare fra 80.000 e 100.000 nanometri di diametro, quello di un globulo rosso è di circa 9.000 nanometri e che le dimensioni dei virus sono comprese fra da 20 e 400 nanometri.

Esistono già strumenti in grado di osservare oggetti delle dimensioni dei nanometri, come i microscopi elettronici e quelli a forza atomica, ma non permettono di organismi viventi senza che questi vengano distrutti. 

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