Messa a punto una nuova bilancia per pesare le stelle, che permetterà di capire come nascono, si evolvono e muoiono e, soprattutto, dindividuare nuovi pianeti esterni al Sistema Solare. La tecnica, pubblicata sull'Astronomical Journal, è stata sperimentata con successo su 675 stelle delle quali era già noto il peso.
Del gruppo dellUniversità americana di Vanderbilt coordinato da Keivan Stassun, che ha ideato la bilancia stellare, fa parte anche un astronomo italiano, Enrico Corsaro, dellOsservatorio di Catania dell'Istituto Nazionale di Astrofisica. Corsaro ha vinto una delle borse europee Marie Curie, nellambito del programma dell'Inaf Astrofit2 per il rientro di giovani ricercatori in Italia.
Questo nuovo metodo - ha spiegato allANSA Corsaro - combina diversi tipi di osservazione e permette di calcolare la massa delle stelle dalla variazione della loro luminosità, dovuta al ribollire della superficie e al propagarsi di continui terremoti stellari, ha aggiunto. Il metodo è stato progettato su misura per i 2 satelliti destinati a realizzare mappe stellari: il telescopio spaziale Tess (Transiting Exoplanet Survey Satellite) della Nasa e la Gaia dellAgenzia Spaziale Europea (Esa), alla quale lItalia partecipa con lAgenzia Spaziale Italiana (Asi) e lInaf.
Tess fa parte del programma Explorer della Nasa e il suo lancio è previsto nel 2018 per scandagliare 200.000 stelle, le più luminose, alla ricerca di nuovi pianeti; la missione Gaia è operativa dal 2013 e sta catalogando le stelle della Via Lattea, per ottenere la più precisa mappa 3D della nostra galassia.
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