Sabato 27 Aprile 2024

‘Fontane atomiche’ aiutano a superare i limiti della Relatività di Einstein

Esperimento Magia per studiare, attraverso ‘fontane atomiche’, gli effetti della gravità e della Relatività generale di Einstein (fonte Infn) - © ANSA

Gli esami non finiscono mai per la teoria della Relatività generale di Albert Einstein. Nuove misure più severe grazie all’uso di ‘fontane atomiche’ hanno permesso ai ricercatori dell’Università di Firenze e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), coordinati da Guglielmo Tino, di osservare in modo nuovo gli effetti della gravità. È quanto emerge da due studi pubblicati sulla rivista Physical Review Letters (Prl), che si sono guadagnati una menzione speciale dell’editore.

Due i test condotti dai fisici italiani. Nel primo, svolto nell’ambito del progetto Magia Advanced, hanno replicato il celebre esperimento mentale di Galileo Galilei della ‘caduta dei gravi’ dalla torre di Pisa, cui si è ispirato anche Einstein immaginando persone dentro ascensori spaziali, per dimostrare che i corpi cadono nel vuoto con la stessa accelerazione indipendentemente dalla loro massa. Il gruppo di Tino, però, al posto di pesi lanciati dalla torre ha utilizzato atomi scagliati in alto o, come nel secondo test, dentro fontane atomiche. “Raffreddando con il laser atomi di rubidio fin quasi allo zero assoluto (-273,16 gradi centigradi) e lanciandoli in alto in un sistema sottovuoto - ha spiegato Tino - abbiamo creato le condizioni per misurare la caduta dei gravi eliminando gli effetti della gravità terrestre che influenzano qualunque misurazione, dall’esperimento di Galileo sulla torre di Pisa in poi”.

Le misure permetteranno di migliorare la risoluzione delle antenne di nuova generazione per lo studio delle onde gravitazionali dallo spazio. “I nostri esperimenti - ha concluso Tino - consentiranno di sostituire le onde luminose, i fotoni, con onde di materia, gli atomi, per studiare le onde gravitazionali a frequenze bassissime, che non si possono osservare con gli attuali interferometri ottici terresti”.

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