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Dopo il bitcoin la moneta quantistica, da una ricerca 'dimenticata'

Dopo il bitcoin potrebbe essere la volta della prima moneta quantistica, che risponde alle leggi inconsuete tipiche del mondo dell'infinitamente piccolo, al punto che basta lanciarla una volta per capire se e' truccata. Non è una realtà, ma un esempio per capire come protocolli ultraprecisi riescano a controllare fenomeni che finora richiedevano più misure. L'esperimento che lo dimostra è stato condotto in Italia, presso l'Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (Inrim), in collaborazione con il Politecnico di Milano, l'universita' israeliana di Tel Aviv e quella britannica di Bristol.

Pubblicato sulla rivista Nature Physics e finanziato dall'associazione europea degli Istituti di Metrologia, Euramet, l'esperimento dimostra per la prima volta che e' possibile misurare i fenomeni che avvengono nel mondo dell'infinitamente piccolo senza influenzare lo stato dell'oggetto che si sta osservando. E' un risultato che, per gli autori della ricerca, pone la fisica quantistica di fronte a una svolta cruciale, al punto da rivedere alcuni dei suoi fondamenti. Importantissime anche le possibili applicazioni, che renderebbero ancora piu' sicura la trasmissione dei dati sensibili.

Questo passo in avanti e' stato possibile tirando fuori dal cassetto una teoria 'dimenticata' da almeno 30 anni. Chiamata "misura protettiva", la teoria prevede che da una sola particella di luce (fotone) si puo' ottenere la stessa informazione che finora si poteva ricavare solo da molte particelle. La verifica sperimentale e' arrivata soltanto adesso, grazie all'esperimento coordinato dal gruppo di Ottica quantistica dell'Inrim, guidato da Marco Genovese.

"Grazie al nuovo protocollo di misura protettiva - spiega Genovese - la particella sottoposta a test, ovvero la nostra moneta quantistica, viene 'disturbata' solo debolmente durante il processo di osservazione". Diventa possibile "ottenere una media statistica con un solo dato", rileva un altro autore della ricerca, Fabrizio Piacentini. "Lanceremmo la moneta in aria - aggiunge - e, se non fosse truccata, la vedremmo fermarsi al suolo in posizione verticale".

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