Scoperti lungo la costa della Groenlandia settentrionale gli antenati dei moderni ragni e crostacei, vissuti ben 518 milioni di anni fa: avevano miriadi di piccolissimi occhi in grado di trasmettere al cervello delle rudimentali immagini, ma cervelli semplici e molto piccoli.
I ricercatori, coordinati dal Korea Polar Research Institute, nella Corea del Sud, sono potuti giungere queste conclusioni, perchè i tessuti nervosi di questi antichi crostacei, chiamati cherigmachela (Kerygmachela kierkegaardi) sono giunti fino a noi in un ottimo stato di conservazione. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Communications, permette di scrivere una nuova pagina della storia del gruppo più numeroso degli odierni invertebrati, gli artropodi, che comprendono ragni, scorpioni, insetti, aragoste, gamberi e millepiedi.
Fino ad oggi si riteneva che gli antichi artropodi avessero un cervello segmentato in tre parti e un sistema visivo molto semplice derivato nel corso dell'evoluzione da organi precedentemente utilizzati per la locomozione.
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