Sabato 18 Maggio 2024

Da Cassini ai 'magnifici 7', i 30 anni dell'Agenzia Spaziale Italiana

Rappresentazione grafica del lanciatore Vega C (fonte: ESA–Jacky Huart, 2015) - © ANSA
Rappresentazione artistica del momento della separazione del lander Philae dalla sonda Rosetta (fonte: DLR) - © ANSA
Rappresentazione artistica della sonda Cassini (fonte: NASA/JPL) - © ANSA
Rappresentazione artistica di un satellite del più grande programma spaziale italiano, la costellazione Cosmo SkyMed per l’osservazione della Terra (fonte: ASI TV) - © ANSA
Rappresentazione grafica della sonda Cassini nell’orbita di Saturno (fonte: ESA) - © ANSA
Il presidente dell’Asi, Roberto Battiston - © ANSA

Missioni uniche nella storia dell'esplorazione spaziale, come sono state Cassini e Rosetta, sette 'magnifici' astronauti e il 50% dei moduli della Stazione Spaziale Internazionale costruiti nel nostro Paese: sono solo alcuni punti salienti del bilancio dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), che compie 30 anni.

E' infatti del 30 maggio 1988 la legge che istituiva l'Asi, a coronamento di una storia cominciata nel 1959, con la nascita della Commissione nazionale per le ricerche spaziali e che il 15 dicembre 1964 aveva portato l'Italia ad essere fra i pochissimi Paesi a lanciare un suo satellite, il San Marco 1. Da allora la presenza italiana nello spazio è stata sempre più importante e in questi 30 anni ha reso possibili "grandi missioni" come Cassini e Rosetta, osserva il presidente dell'Asi, Roberto Battiston.

"A questi successi si aggiunge il contributo straordinario che l'Asi ha potuto dare alla realizzazione della Stazione Spaziale Internazionale perché metà del suo volume è stato costruito in Italia dalla nostra industria" e al settore dei satelliti, con la costellazione Cosmo SkyMed per l'osservazione della Terra che costituisce "una prima mondiale", fino al lanciatore Vega e alla quotazione in borsa dell'azienda che lo realizza, la Avio. Quella dello spazio italiano è una "filiera che ha potuto essere mantenuta in buone postazioni per competenza, competitività e innovazione: proseguiamo su questa strada".

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