Muri di luce proiettati con la tecnica degli ologrammi per proteggere la privacy senza dare ingombro; amache fonoassorbenti per attutire i rumori nei momenti di relax; luci che riproducono il naturale alternarsi del giorno e della notte; caschi per la realtà aumentata con cui chiamare casa col pensiero: sarà all'insegna del comfort la prossima missione esplorativa della Luna, grazie alle innovative soluzioni di design proposte per la futura stazione cis-lunare dagli studenti della Scuola di Design del Politecnico di Milano.
Muri di luce proiettati con la tecnica degli ologrammi per il progetto Hyperion (fonte: Scuola di Design, Politecnico di Milano)
Realtà virtuale per il progetto Virtual Escape (fonte: Scuola di Design, Politecnico di Milano)
I 12 progetti, presentati nella sede di Altec a Torino, sono stati elaborati nell'ambito del corso Space4InspirAction grazie al supporto dell'Agenzia spaziale europea (Esa) e di Thales Alenia Space, la joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%) che sta già conducendo uno studio di fattibilità per il primo avamposto umano nell'orbita lunare, la stazione Deep Space Gateaway (Dsg).
I caschi a realtà aumentata del progetto Perseus (fonte: Scuola di Design, Politecnico di Milano)
"In linea con i programmi strategici dell'Esa, abbiamo lanciato questa sfida ai nostri 70 studenti chiedendo di mettere l'uomo al centro dei loro progetti di architettura e design", spiega la docente Annalisa Dominoni. "L'astronauta infatti non è un robot che deve seguire comandi e procedure per la mera esecuzione degli esperimenti nello spazio, ma un essere umano con dei bisogni a cui si deve rispondere con un approccio olistico: il suo benessere psicofisico è fondamentale per il successo dell'intera missione".
Tende per proiezioni che ridisegnano l'interno della stazione per il progetto C-Touch (fonte: Scuola di Design, Politecnico di Milano)
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