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Giornata Mondiale degli Oceani

Il mare come risorsa per la cura e il benessere, ma anche la biodiversità marina e il ruolo dei suoi microrganismi, l’inquinamento da plastiche e microplastiche: è una sorta di dizionario degli oceani quello che verrà presentato durante l’evento che la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli ha organizzato a Portici per la Giornata Mondiale degli Oceani. In questa occasione, l’ente di ricerca ha aperto al pubblico le porte del Centro Di Ricerca Tartarughe Marine-Osservatorio del Golfo di Napoli, da dove, in diretta streaming, i ricercatori con interventi e proiezioni video porteranno il pubblico alla scoperta del mare.

 

 

Si prepara il test globale sulla salute degli oceani
E' previsto il 21 giugno, con campioni raccolti in quasi 200 siti dalle coste degli Stati Uniti all'Australia, compresa l'Italia, che partecipa all'esperimento con la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e l'università Politecnica delle Marche. Lo ha annunciato il presidente della Stazione Zoologica, Roberto Danovaro, in occasione del convegno 'La ricerca e il mare', organizzato nel capoluogo campano dall'ente di ricerca per celebrare la giornata mondiale degli Oceani, l'8 giugno.

Chiamato Ocean Sampling Day (OSD), il test mondiale è nato su iniziativa del progetto Micro B3 guidato da Frank Oliver Glöckner, della tedesca Jacobs University Bremen, e quest'anno la campagna è gestita dall'Istituto di biologia marina, biotecnologia e acquacoltura del Centro ellenico per la ricerca marina di Heraklion. "Grazie all'approccio contestuale in tutto il pianeta, il test fornirà una sorta di istantanea globale della salute degli oceani, fatta con metodi d'avanguardia" ha detto all'ANSA Danovaro. Simultaneamente, in tutto il mondo, ha aggiunto, "saranno raccolti campioni d'acqua negli oceani e nei mari, dalle coste del Pacifico, all'Atlantico e anche nel Mediterraneo. In Italia, saranno raccolti campioni nel Tirreno e nell'Adriatico, precisamente nel Golfo di Napoli e al largo di Ancona".

L'obiettivo è cercare gli inquinanti, come sostanze chimiche e microplastiche, "e analizzare la biodiversità dei microrganismi marini, con metodo innovativi di sequenziamento genetico massivo di tutto il Dna presente nei campioni". Lo scopo dei ricercatori è anche cercare e censire i batteri che causano malattie (patogeni), "che - ha osservato il presidente della Stazione Zoologica - sopravvivono più a lungo con l'aumento delle temperature e sono uno dei problemi emergenti collegati ai cambiamenti climatici".

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