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Un francobollo celebra il papà dell'astrofisica in Italia

Convinto che la scienza debba essere al servizio del bene pubblico, è stato l'ideatore del primo servizio di allerta meteo nazionale e fondatore dell'astrofisica in Italia. Astronomo e gesuita, Angelo Secchi è celebrato a Roma a 200 anni dalla nascita con l'emissione di un francobollo commemorativo della bozzettista Cristina Bruscaglia, nel corso di una cerimonia organizzata dall'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e dall'Accademia Italiana delle Scienze detta dei 40.

"Divulgatore di successo, convinto che la scienza debba essere alla portata di tutti, Secchi era un personaggio molto popolare ai suoi tempi per il grande richiamo delle sue conferenze", ha spiegato all'ANSA l'astronoma dell'Inaf Ileana Chinnici, autrice di una biografia di Secchi in uscita nei prossimi mesi.

"Era un uomo profondamente moderno, pur essendo vissuto a cavallo dell'unità d'Italia", ha aggiunto. "Incoraggiò ad esempio le persone a creare piccoli osservatori meteorologici". In questo fu un antesignano della 'citizen-science', l'insieme di attività collegate alla ricerca a cui partecipano semplici cittadini.

Nato a Reggio Emilia, direttore dell'Osservatorio del Collegio Romano, Secchi è stato tra i primi a utilizzare la fotografia e la spettroscopia in campo astronomico e a studiare le macchie solari. "Oggi celebriamo Secchi con uno sguardo al futuro", ha detto il presidente dell'Inaf Nichi D'Amico. "Dai suoi primi studi l'astrofisica ha fatto enormi progressi e oggi - ha concluso - l'Inaf è coinvolta nella realizzazione in Cile del più grande telescopio al mondo, l'E-ELT (European - Extremely Large Telescope) dell'Osservatorio Europeo Meridionale (Eso), per lo studio della chimica dell'atmosfera dei pianeti esterni al Sistema Solare in cerca di segni di vita".

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