Un'emissione anomala proveniente dal cuore della Via Lattea è stata registrata dallo strumento italiano Lat (Large Area Telescope) a bordo del telescopio spaziale Fermi, che scruta il cosmo a caccia di raggi gamma: potrebbe nascondere la firma dell'inafferrabile materia oscura, che forma un quarto del cosmo, o di stelle finora sconosciute. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Astronomy e coordinato da Richard Bartels, dell'Istituto di Fisica Teorica dell'Università di Amsterdam, ha tra gli autori anche una ricercatrice italiana, Francesca Calore, del Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica francese (Cnrs) e dell'Università francese di Grenoble.
Frutto dell'analisi di otto anni di dati raccolti da Fermi, il segnale è molto energetico, dell'ordine di grandezza di alcuni miliardi di elettronvolt, l'unità di misura dell'energia delle particelle, e proviene dal centro della nostra galassia, dove dimora un buco nero gigante. I ricercatori non sono ancora riusciti a comprenderne l'origine.
Le ipotesi più promettenti sono due: potrebbe essere dovuto, scrivono, a "particelle di materia oscura, o alla presenza nel cuore della Via Lattea di una popolazione sconosciuta di pulsar", stelle di neutroni pulsanti che ruotano molto rapidamente emettendo segnali elettromagnetici a intervalli regolari. Gli astronomi, in base alle analisi dei modelli teorici di distribuzione delle stelle al centro della Via Lattea, sembrano al momento orientati sulla seconda ipotesi, quella di una sorgente astrofisica come le pulsar.
Caricamento commenti