Se oggi il kiwi ha tanta vitamina C, pari a quella contenuta nellarancia, lo deve a duplicazioni spontanee del Dna avvenute in due fasi diverse dellevoluzione: fra 50 e 57 milioni di anni fa e poi fra 18 e 20 milioni di anni fa. Lo afferma lo studio pubblicato sulla rivista iScience da un gruppo dellUniversità della Scienza e della Tecnologia del Nord della Cina, coordinato da Xiyin Wang.
Per individuare queste modifiche genetiche, i ricercatori hanno confrontano il Dna del kiwi con quello delluva e della pianta del caffè. I tre organismi, ha spiegato Wang, hanno un antenato comune e quindi condividono larghe parti della propria informazione genetica. È da questo confronto che i genetisti si sono accorti che alcuni geni comuni alle tre piante sono presenti in svariate copie nel kiwi. Uno di questi è proprio il gene per la produzione e il riciclo della vitamina C.
Queste duplicazioni del Dna - ha aggiunto Wang - servono a rendere la pianta di kiwi più robusta. Comprendere questi meccanismi genetici - ha concluso - potrebbe aiutarci a capire meglio come modificare i geni delle piante per produrre più sostanze nutritive.
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