Una superterra ghiacciata con una massa almeno tre volte quella del nostro pianeta è la nuova vicina di casa della Terra. Orbita intorno alla stella di Barnard, la seconda più vicina al Sole dopo Alpha Centauri e distante sei anni luce, ed è inospitale.
Rappresentazione artistica della superterra vista dallo spazio. (fonte: ESO/M. Kornmesser)
La sua immagine è stata catturata da una rete di telescopi ed è descritta sulla rivista Nature da un gruppo internazionale coordinato da Ignasi Ribas, degli Istituti di studi spaziali di Spagna e Catalogna, e da Guillem Anglada Escudé, dellUniversità Queen Mary di Londra.
Chiamato pianeta b della stella di Barnard, il mondo ibernato è stato individuato nellambito di due programmi di ricerca di pianeti rocciosi vicini al Sistema Solare: Red Dots e Carmenes. I ricercatori si sono accorti della sua esistenza studiando le variazioni della luce emessa da stella. Il pianeta, più vicino alla sua stella di quanto la Terra lo sia al Sole, disturba infatti la stella madre provocando delle oscillazioni che ne fanno aumentare o diminuire la distanza dalla Terra. Cambia così la lunghezza donda della luce che la stella emette e che viene poi catturata dai telescopi.
Un fenomeno simile alle variazioni del suono di unambulanza che si avvicina o allontana, chiamato effetto Doppler. La superterra compie in 233 giorni unorbita completa intorno alla stella Barnard, più piccola e antica del Sole, una nana rossa fredda che la illumina così debolmente che la sua energia è pari ad appena il 2% di quella che riceve la Terra dal Sole. Secondo le prime analisi, infatti, il nuovo pianeta ha una temperatura di -170 gradi, incompatibile con la vita come la conosciamo.
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