Le arance danno energia, nel vero senso della parola: collegate fra loro in un circuito, possono formare una pila capace di generare la tensione necessaria ad accendere un Led. A illustrare questa versione 2.0 dell'esperimento di Alessandro Volta è Francesco Grimaccia, docente di elettrotecnica del Politecnico di Milano, nella nuova puntata della rubrica video #IlPOLIMIrisponde.
Esattamente 217 anni fa, nel novembre del 1801, "Alessandro Volta presentava a Napoleone la sua idea di pila, formata da una serie impilata di dischi di zinco e rame alteranti a strati di feltro imbevuti di una soluzione acida", ricorda Grimaccia.
Oggi è possibile riprodurre quello stesso esperimento in modo decisamente alternativo, usando le arance: alla base c'è la stessa "reazione chimica di ossidoriduzione, per cui lo zinco si ossida cedendo due elettroni al rame che li acquista". Per formare la pila 'bio', basta inserire nell'arancia due elettrodi, uno di zinco e uno di rame, collegati a un Led: "l'arancia fornisce una soluzione elettrolitica acida che serve a chiudere il circuito elettrico", precisa l'esperto.
Se si misura la differenza di potenziale che si genera fra gli elettrodi dell'arancia, si ottiene un voltaggio pari a circa 0,89 V, troppo poco per accendere il Led: basti pensare che una semplice pila stilo genera circa 1,63 V. Per risolvere il problema "si può costruire un circuito mettendo più arance in serie", conclude Grimaccia. "Un po' di sana frutta che ci dà energia".
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