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Black Friday, il viaggio di un pacco in 3 tappe

È il rumore di decine di nastri trasportatore ad accogliere chi entra nello stabilimento Amazon di Passo Corese, una struttura grande come 10 campi da calcio a una trentina di chilometri a Nord di Roma.


Lo stabilimento di Amazon a Passo Corese, vicino Roma (fonte: Davide Patitucci)

Il traffico è intenso nello stabilimento romano per il Black Friday e in vista del Natale. I nastri, come i binari di una stazione ferroviaria all’ora di punta, smistano di continuo le migliaia di pacchi che in questi giorni sono spediti in tutta Italia.


Nastri trasportatori nello stabilimento di Amazon (fonte: Davide Patitucci)

Ma come si passa da un semplice ordine al computer alla consegna del pacco a casa? Che viaggio compie il pacco prima di giungere al destinatario?

VIAGGIO IN 3 TAPPE
Nello stabilimento di Passo Corese, il più moderno polo logistico italiano dell’Amazon, si possono distinguere tre grandi aree: scarico e ricezione, stoccaggio e prelievo, impacchettamento e spedizione.

Scarico e ricezione
Il primo settore è quello in cui arrivano i prodotti dei fornitori, che servono ad ampliare le scorte del centro di distribuzione.


Le operazioni di scarico dei pacchi (fonte: Davide Patitucci)

 

Qui gli articoli, una volta scaricati dai camion, attraverso una serie di nastri trasportatorI passano agli operatori, che li estraggono dai pacchi e li depositano in carrelli intelligenti, dotati di codici identificativi.


I carrelli con prodotti scaricati in arrivo dai fornitori (fonte: Davide Patitucci)

Questi carrelli sono come dei magazzini virtuali, che trasferiscono i prodotti per lo stoccaggio nella seconda area, il cuore tecnologico del centro: quella in cui operano i robot.


Robot magazzinieri (fonte: Davide Patitucci)

Stoccaggio e prelievo, con i robot magazzinieri
I robot sono decine. Si muovono in modo ordinato lungo invisib Robot magazzinieri (fonte: Davide Patitucci) ili strade. Senza mai ostacolarsi, grazie a software e codici Qr sul pavimento che, come vigili urbani, dirigono il traffico.


Robot magazzinieri. Sul pavimento sono visibili i codici Qr (fonte: Davide Patitucci)

 

Il compito di questi robot è trasportare gli scaffali con i prodotti, sia nella fase di stoccaggio, in cui sono caricati con gli articoli dei fornitori, che in quella di prelievo, durante la quale sono estratti i prodotti scelti online. Entrambe le operazioni sono svolte da operatori, con l’aiuto di speciali etichette elettroniche che permettono loro di identificare i singoli scaffali. L’elemento di novità del modo di operare di Amazon, che lo ha reso leader nel commercio on line, è proprio l’uso di robot magazzinieri.


Robot magazzinieri (fonte: Davide Patitucci)

 

A differenza dei centri di distribuzione tradizionali, infatti, negli stabilimenti Amazon le merci sono mobili e gli operatori fissi. Grazie ai robot, interi scaffali prodotti si muovono verso gli operatori, che li caricano e li scaricano senza spostarsi, guadagnando così tempo prezioso che rende le consegne più veloci.


Stoccaggio negli scaffali (fonte: Davide Patitucci)

Il carrello della spesa
L’ultima area è dedicata all’impacchettamento e alla spedizione. Prelevati dagli scaffali mobili, i prodotti sono collocati dagli operatori in altri carrelli, anche in questo caso dotati di un codice identificativo, e smistati nell’area di uscita. Qui il codice a barre, letto da una fotocellula, suggerisce agli addetti all’imballaggio dimensione e peso della scatola da utilizzare.

Gli ordini multipli sono gestiti in un settore a parte, in cui i prodotti sono messi insieme come in un carrello della spesa. Nella fase d’impacchettamento l’etichettatura, per ragioni di privacy, è anonima.


Le operazioni di impacchettamento (fonte: Davide Patitucci)

Solo quando i nastri smistano i pacchi nei pressi dei camion, un sistema automatico provvede all’etichettatura finale con i nomi dei destinatari. Ogni spostamento è regolato da lunghi nastri trasportatori, sempre in movimento.


Nastri trasportatori per ordini multipli nello stabilimento di Amazon (fonte: Davide Patitucci)

 

A monitorare che nelle linee non ci siano intoppi è un centro di controllo, in cui diversi monitor consentono agli operatori di osservare in tempo reale le operazioni, per ridurre al minimo eventuali errori di spedizione.


Il centro di controllo (fonte: Davide Patitucci)

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