Craccato il meccanismo della memoria. E' stato infatti scoperto, nei moscerini della frutta, il processo che permette di ricordare e di dimenticare. Pubblicato sulla rivista Cell Reports, il risultato si deve ai ricercatori dello Scripps Research Institute in Florida, coordinati da Jacob Berry.
Lo stesso meccanismo, secondo i ricercatori, potrebbe essere in azione anche nell'uomo e se fosse confermato potrebbe avere molte implicazioni. Comprendere i processi che permettono di ricordare e dimenticare, e capire come manipolarli, a esempio, potrebbe essere utile nella cura del disturbo da stress post-traumatico e potrebbe aiutare a curare la demenza e altre forme di perdita della memoria.
La scoperta è stata possibile grazie a un esperimento nel quale i moscerini della frutta sono stati indotti ad associare un odore particolare a una scossa elettrica. Una volta addestrati, gli insetti hanno evitato quell'odore, confermando che era stato creato un ricordo. Monitorando l'attività dei neuroni prima e dopo la formazione del ricordo, con tecniche di immagine, i ricercatori hanno quindi potuto osservare nel dettaglio le basi fisiologiche della formazione della memoria.
E' emerso che quando si forma un ricordo si attiva un gruppo di neuroni che produce il neurotrasmettitore dopamina e che, contemporaneamente, gli stessi neuroni funzionano anche per far dimenticare un ricordo più vecchio. "Pensiamo che questo sistema serva a rimuovere i ricordi che non sono importanti e che non dovrebbero necessariamente durare a lungo", rileva Berry. Questo significa, aggiunge, che "ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo, stiamo formando un nuovo ricordo, ma ne stiamo cancellando uno più vecchio: è un atto di bilanciamento molto importante che ci impedisce di sovraccaricarci".
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