Fare scuola guida a distanza su Marte, partendo ogni giorno in esplorazione alla ricerca di tracce di vita: è la giornata tipo dei ricercatori della Nasa addetti al rover Curiosity, che dal 2012 si trova sul pianeta rosso. Il robot, a circa 126 milioni di chilometri dalla Terra, si sveglia ogni mattina allalba e aspetta le sue istruzioni, inviate alle 9,15 dal Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa sotto forma di una sequenza di comandi, che arrivano a sestinazione 15 minuti più tardi.
Non cè un joystick e neanche la possibilità di comunicare in tempo reale: questo vuol dire che in caso di imprevisto i ricercatori non possono intervenire subito, come è successo quando Curiosity ha forato una gomma a causa di una roccia appuntita, o quando si è verificato un guasto al suo trapano, che ha richiesto diversi mesi per essere riparato. Atterrato su Marte nel 2012, il rover finora ha viaggiato per circa 20 chilometri. Impiegherà un altro anno per raggiungere la sua meta, il monte Sharp.
Una volta ricevute le istruzioni, Curiosity raggiunge la sua nuova posizione e inizia a scattare foto, raccoglie campioni ed esegue analisi grazie al laboratorio scientifico delle dimensioni di un forno a microonde che ospita al suo interno. Intorno alle 17,00 il rover aspetta il passaggio di uno dei tre satelliti Nasa che orbitano intorno al pianeta per inviare il suo carico di dati scientifici da trasmettere alla Terra, che vengono infine analizzati nel Goddard Space Flight Center della Nasa.
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