Evitare di dover decidere su nomi che avrebbero creato disagio: è questa la motivazione delle dimissioni degli esperti del Comitato di esperti incaricato dal ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca (Miur) di preparare il bando per la nomina del prossimo presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi).
A quanto si apprende, e confermando quanto anticipato oggi dal quotidiano La Repubblica, il comitato di saggi si è dimesso in quanto le modifiche al bando richieste dal ministero avrebbero allargato le maglie dei criteri di selezione, che attualmente considerano soltanto figure impegnate nella ricerca scientifica ad alto livello e con ruoli manageriali. Le modifiche al bando richieste dal ministero avrebbero aperto invece all'inclusione di figure con requisiti diversi.
In scadenza il 31 dicembre, il comitato era stato incaricato dal ministero di avviare la procedura per la nomina del prossimo presidente dell'Asi, destinato a entrare in carica allo scadere dell'attuale commissario straordinario, l'astrofisico Piero Benvenuti, e a succedere al fisico Roberto Battiston, il cui mandato è stato revocato dal ministro Marco Bussetti il 6 novembre scorso.
Il comitato si è quindi messo al lavoro adottando, per il nuovo bando, gli stessi criteri seguiti negli ultimi tre anni per la nomina dei presidenti degli enti pubblici di ricerca così come per la nomina del precedente presidente dell'Asi, Battiston. E' arrivata allora la richiesta del ministero di introdurre delle modifiche nel bando, alle quali il comitato ha inizialmente risposto con delle osservazioni, ma progressivamente il dialogo è diventato difficile ed è stato impossibile trovare un accordo.
Sempre a quanto si apprende, le modifiche del ministero avrebbero allargato la possibilità di candidature a figure non in linea con i criteri seguiti finora e la cui nomina avrebbe potuto mettere in difficoltà i membri del comitato. Da questo forte senso di disagio la decisione del comitato di presentare le dimissioni.