Il satellite Eseo (European Student Earth Orbiter) è stato lanciato con successo e ha raggiunto l'orbita terrestre. Nato grazie a un'iniziativa dell'Agenzia spaziale europea (Esa), Eseo è stato interamente progettato e costruito da studenti di dieci università europee, tra cui, per l'Italia, l'Università di Bologna.
Il lancio è avvenuto ieri alle 19.32 (ora italiana) dalla base californiana di Vandenberg. Il satellite era a bordo del razzo SpaceX Falcon 9 nell'ambito della missione SpaceFlight SSO-A SmallSat Express. Il centro di controllo missione di Eseo è ospitato dal Campus di Forlì dell'Università di Bologna. Allo sviluppo di Eseo hanno lavorato più di 600 studenti e tutti i componenti ideati dai team (compresa la piattaforma del satellite) sono stati assemblati in Italia da Sitael, azienda specializzata in progetti spaziali che alcuni anni fa ha incorporato ALMASpace, società nata come spin-off dell'ateneo bolognese.
Eseo ha una base quadrata di 33 centimetri e un'altezza di 66 centimetri per una massa di 50 chilogrammi. Al suo interno sono custoditi diversi strumenti progettati dagli studenti: tecnologie che permetteranno di scattare foto della Terra, misurare i livelli di radiazioni, testare tecnologie piccole ed economiche pensate per future missioni spaziali e dialogare con le stazioni terrestri che seguono il satellite.
Sarà attivo in orbita per 6 mesi, al termine dei quali la sua missione potrà essere rinnovata per altri 12 mesi. Una volta terminata la missione, Eseo lascerà la sua orbita e grazie a una speciale vela, anch'essa sviluppata dagli studenti, aumenterà la sua velocità di rientro dissolvendosi a contatto con l'atmosfera. In questo modo il progetto non contribuirà ad aumentare la presenza di detriti spaziali nell'orbita terrestre.