Venerdì 27 Dicembre 2024

Le prime impronte sull'altra faccia della Luna, sono del rover cinese

Particolare di una delle ruote che permettono al rover cinese Yutu 2 di muoversi su un terreno accidentato come quello della Luna (fonte: CSNA) - © ANSA
Sono del rover cinese Yutu 2 le prime impronte di un veicolo sulla faccia nascosta della Luna (fonte: CSNA) - © ANSA
Il rover cinese Yutu 2 si allontana dal lander della missione Chang’e 4 per cominciare a esplorare la faccia nascosta della Luna (fonte: CSNA) - © ANSA

 Arrivate le foto delle prime impronte mai lasciate da un veicolo costruito dall'uomo sull'altra faccia della Luna. Sono le tracce lasciate dalle ruote del rover cinese Yutu 2, che ha acceso i suoi strumenti, cominciando a muoversi e a lavorare. Sono state scattate dalla sonda Chang'e 4 subito dopo aver liberato il rover nel cratere Von Kármán, dove la sonda si è posata al suolo il 3 gennaio.


Il rover cinese Yutu 2 si allontana dal lander della missione Chang'e 4 per cominciare a esplorare la faccia nascosta della Luna (fonte: CSNA)

 

Le immagini sono state diffuse dall'Agenzia spaziale cinese (Cnsa) e sono state inviate a Terra dalla sonda attraverso lo speciale ponte radio ottenuto grazie al satellite cinese Queqiao, in orbita intorno alla Luna. Questo ponte è necessario perché le comunicazioni radio con il lato più lontano della Luna sono molto più difficili, rispetto a quelle con il lato rivolto alla Terra. Il rover Yutu 2, il cui nome significa 'coniglio di Giada' e che in inglese viene chiamato Jade Rabbit 2, si prepara a iniziare a raccogliere dati sull'interno della Luna e ad analizzare campioni di suolo e roccia.


Particolare di una delle ruote che permettono al rover cinese Yutu 2 di muoversi su un terreno accidentato come quello della Luna (fonte: CSNA)

 

Nel frattempo la sonda Chang'e 4, che nei giorni scorsi aveva inviato le prime immagini, ha installato tre antenne radio a bassa frequenza. Queste ultime sulla Terra sono bloccate dall'atmosfera e le antenne sulla Luna permetteranno di ascoltare il cosmo in cerca dei segnali radio provenienti dalla cosiddetta 'età buia' dell'universo, quando alcune centinaia di milioni di anni dopo il Big Bang le prime stelle hanno cominciato a diradare la nebbia di idrogeno che pervadeva lo spazio intergalattico.

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