Giovedì 26 Dicembre 2024

'Una vita da scienziata', in mostra la ricerca al femminile - FOTO

Barbara Caputo, fisica, Fisica, docente di Ingegneria Informatica della’Università Sapienza di Roma e ricercatrice dell’Iit (fonte: Fondazione Bracco) - © ANSA
Elisabetta Dejana, biologa dell’Istituto Ifom, docente di Patologia Generale dell’Università Statale di Milano e dell’Università di Uppsala (fonte: fondazione Bracco) - © ANSA
Maria Pia Abbracchio, farmacologa dell’Università Statale di Milano, vicepresidente del Gruppo 2003 (fonte: Fondazione Bracco) - © ANSA
Paola Bonfante, professoressa emerita all’Università degli Studi di Torino (fonte: Fondazione Bracco) - © ANSA
Patrizia Caraveo, astrofisica dell’Inaf e Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica (fonte: Fondazione Bracco) - © ANSA
Alcuni scatti del fotografo Bruneau che raccontano la ricerca al femminile, contro gli stereotipi, nella mostra organizzata dalla fondazione Bracco (fonte: fondazione Bracco) - © ANSA
Daniela Mari, medico, responsabile dei progetti di ricerca europei sull’invecchiamento alla Fondazione Ca’ Granda, Ospedale Maggiore di Milano (fonte: fondazione Bracco) - © ANSA
Silvia Giuliana Priori. docente di Cardiologia dell’Università di Pavia, direttrice di Cardiologia molecolare dell’istituto Maugeri Pavia e del Cnic di Madrid (fonte: fondazione Bracco) - © ANSA
Chiara Casarotti, igegnere, Fondazione Eucentre di Pavia (fonte: Fondazione Bracco) - © ANSA
Alessandra Celletti, matematica dell’Università di Roma Tor Vergata (fonte: Fondazione Bracco) - © ANSA
Liliana Dell’Osso, psichiatra dell’Università di Pisa e presidente del Collegio dei professori ordinari Italiani di Psichiatria (fonte: fondazione Bracco) - © ANSA
Caterina La Porta, biologa, docente di Patologia generale dell’Università Statale di Milano (fonte: fondazione Bracco) - © ANSA
Paola Velardi, ingegnere elettronico, docente presso il Dipartimento di Informatica dell’Università Sapienza di Roma (fonte: fondazione Bracco) - © ANSA
Ariela Benigni, segretario scientifico dell’Istituto Mario Negri (fonte: Fondazione Bracco) - © ANSA
Patrizia Azzi, fisica della sezione di Perugia dell’Infn (fonte: Fondazione Bracco) - © ANSA

Sorride al microscopio Maria Pia Abbracchio, la farmacologa che ha scoperto le staminali dormienti che possono rigenerare il cervello. Non molla il suo computer Patrizia Azzi, la fisica che ha contribuito alla scoperta del bosone di Higgs al Cern di Ginevra. Appare dietro a una vetrata arcobaleno Barbara Caputo, conosciuta nel mondo come la 'donna che parla ai robot'. E come loro tante altre scienziate hanno deciso di metterci la faccia per raccontare la fatica e la bellezza di fare ricerca in Italia. Le ha immortalate il fotografo Gerard Bruneau nella mostra 'Una vita da scienziata - I volti del progetto #100esperte', un progetto artistico contro gli stereotipi di genere, ideato e curato da Fondazione Bracco, che viene inaugurato il 15 gennaio presso il Centro Diagnostico Italiano in via Saint Bon a Milano.

"La nuova presa di coscienza delle donne in tutte le parti del mondo è una straordinaria leva di cambiamento sociale e politico, ma c'è ancora molta strada da fare", sottolinea Diana Bracco, Presidente di Fondazione Bracco. "In questa direzione si muove anche il progetto 100 donne contro gli stereotipi, nato prima come una piattaforma, poi con un libro e ora con una mostra di ritratti di alcune di loro che hanno accettato di mettersi in gioco, talvolta in modo spiritoso nei confronti della loro professione".

Biologhe, chimiche, farmacologhe, ingegnere, astrofisiche, matematiche, chirurghe, paleontologhe, informatiche sono solo alcune delle professioni, condotte ai massimi livelli, delle scienziate ritratte da Bruneau, che racconta: "Ho trovato grandi donne, anche quando piccole e fragili di aspetto, che hanno avuto la forza e la capacità di affermarsi e di conquistare spazi di rispetto, di responsabilità e direzione in un mondo così difficile, ancora fortemente androcentrico, diffidente, discriminante".

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