Giovedì 26 Dicembre 2024

Ecografia di un lampo gamma emesso da una supernova

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Immagine, ripresa dal Gran Telescopio Canarias, della supernova SN 2017iuk, indicata con una freccia, nella sua galassia ospite, 18 giorni dopo la scoperta del lampo gamma GRB 171205A ad essa associato. (fonte: Antonio de Ugarte Postigo - IAA/CSIC) - © ANSA

Prima ecografia della formazione di un lampo gamma, l’esplosione più violenta ed energetica del cosmo dopo il Big Bang. Tra i più vicini mai osservati, emesso in una galassia a circa 500 milioni di anni luce dalla Terra, è associato all’origine di un involucro dalla curiosa forma a bozzolo. È quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Nature, che parla anche italiano. Il primo autore è, infatti, l’astronomo Luca Izzo, dell’Istituto di Astrofísica dell’Andalusia e dell’Osservatorio di Capodimonte, a Napoli, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).

Il lampo gamma è stato osservato per la prima volta nel dicembre 2017 dal telescopio spaziale della Nasa Swift, e in seguito è stato studiato da altri osservatori a terra. “Lampi così vicini non sono molto frequenti, in media ne osserviamo uno ogni 5 anni”, ha spiegato un altro ricercatore dell’Inaf tra gli autori, Antonio de Ugarte Postigo. Il lampo gamma ‘GRB 171205A’ è stato emesso dalla supernova SN 2017iuk. Si tratta dello stadio finale di una stella morente almeno 30 volte più massiccia del Sole che, esaurito il proprio combustibile nucleare, è esplosa in un gigantesco fuoco d’artificio cosmico.

“I lampi di raggi gamma sono eventi catastrofici”, ha spiegato Izzo. “Nell’arco di poche decine di secondi emettono, infatti, un’energia equivalente a quella prodotta da tutte le stelle nell’universo. L’analisi del fenomeno - ha concluso Izzo - ci ha permesso di calcolare che il bozzolo cosmico si espande a circa 100 mila chilometri al secondo, una velocità mai osservata finora”.

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