Simulato per la prima volta al computer l'intero ciclo di un'eruzione solare. Mostra gigantesche fontane di gas con temperature di milioni di gradi che si sollevano dalla superficie del Sole, ricadendo in parte sulla stella e proiettando nello spazio una pioggia di particelle cariche del vento solare. È quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Nature Astronomy e condotto dal gruppo dell'Università americana di Stanford coordinato da Mark Cheun, in collaborazione con l'Università norvegese di Oslo, il Centro Nazionale per la Ricerca Atmosferica di Boulder, in Colorado, e il Laboratorio Lockheed Martin di Astrofisica Solare di Palo Alto, in California.
Le immagini ricostruiscono l'esplosione di fontane di materia multicolori, legate a differenze di temperatura, che si proiettano nell'atmosfera solare per migliaia di chilometri. Il colore viola rappresenta il gas con temperature inferiori a 1 milione di gradi kelvin (1 kelvin equivale a -273,15 gradi centigradi), il rosso gas a temperature tra 1 e 10 milioni di kelvin e il verde temperature superiori a 10 milioni di kelvin.
La simulazione indica come le eruzioni solari siano spesso associate alla comparsa di macchie solari e legate all'attività del campo magnetico della nostra stella e, secondo i ricercatori, aiuterà a comprendere meglio l'attività del Sole che, attraverso il vento solare, investe la Terra. Incontrando il campo magnetico terrestre, il vento solare può generare bellissime aurore polari, ma può essere anche fonti di rischi, come interferenze con le comunicazioni radio, danni ai satelliti e pericoli per la salute degli astronauti in orbita.
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