Conto alla rovescia per la nuova campagna di osservazioni del rivelatore europeo di onde gravitazionali Virgo: in aprile la sua versione potenziata (Advanced Virgo) sarà pronta per rimettersi in ascolto del cielo, più potente e sensibile, insieme al rivelatore americano Ligo. Lo rende noto sul suo sito l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
A Cascina (Pisa), dove si trova il rivelatore Virgo dell'Osservatorio gravitazionale europeo (Ego), si sta lavorando perché tutto sia pronto per tornare ad ascoltare le vibrazioni dello spaziotempo, previste un secolo fa da Albert Einstein. Il primo periodo di prova nella presa dati, il tredicesimo nella storia del rivelatore, si è concluso il 18 dicembre 2018, e ha permesso di fare una simulazione completa della procedura di rilascio degli Open Public Alerts, ossia degli avvisi lanciati alle comunità internazionale di fisici e astronomi ogni volta che Virgo rileva un possibile segnale legato alle onde gravitazionali.
Una volta ricevuti gli avvisi, i ricercatori che li ricevono puntano i telescopi nell'area del cielo indicata da Virgo e Ligo in cerca della possibile sorgente, realizzando la cosiddetta astronomia multimessaggera, basata cioè sui segnali di diversi tipi di messaggeri cosmici. Poiché questi avvisi devono essere diffusi entro tempi brevi, una squadra di allerta veloce è incaricata di garantire la loro qualità. Un secondo periodo di presa dati di prova, il numero 14, è previsto in marzo e avrà una durata prevista di circa quattro settimane.
Seguirà quindi il terzo periodo di osservazione, in aprile, nel quale Virgo si metterà in ascolto delle onde gravitazionali insieme alle due antenne di Ligo.
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