E' distante quasi 13 miliardi di anni luce dalla Terra ed è il quasar più luminoso mai scoperto finora. Talmente brillante che la sua radiazione è pari a circa 600.000 miliardi di volte quella del Sole. La scoperta, pubblicata sulla rivista The Astrophysical Journal Letters, è del gruppo dellUniversità americana dellArizona coordinato da Xiaohui Fan e di cui fa parte litaliano Fabio Pacucci, dellUniversità americana di Yale ed ex consigliere dellUnione Astrofili Italiani (Uai).
Per scovare questo oggetto lontano, gli studiosi hanno sfruttato leffetto lente dingrandimento di una galassia posta lungo la linea di osservazione. Nello spazio fra noi e il quasar è presente una galassia che, con la sua massa, amplifica la radiazione del quasar, ha spiegato Pacucci. "Questo effetto, chiamato lente gravitazionale e previsto dalla teoria della Relatività Generale di Einstein, permette di osservare sorgenti molto lontane nelluniverso - ha aaggiunto - ed è in gran parte responsabile della luminosità di questo oggetto".
Il quasar fantasma era finora sfuggito allosservazione proprio per la galassia lente, che ne aveva mascherato la presenza. Per scovarlo è stato necessario impiegare diversi telescopi, sia terrestri come i telescopi Keck alle Hawaii, sia spaziali come Hubble.
I quasar - ha detto Pacucci - sono oggetti cosmici molto luminosi per via della materia che precipita dentro un buco nero con una massa di milioni o miliardi di volte quella del Sole. La radiazione che sprigionano questi buchi neri è così intensa da rendere trascurabile lemissione della galassia circostante. Per questo, i quasar appaiono come sorgenti puntiformi, come fossero singole stelle. Lo studio - ha concluso - apre alla possibilità che esista nel cosmo una popolazione di quasar fantasma invisibile al momento. Se così fosse, potrebbe permettere di rivedere le teorie che descrivono il primo miliardo di anni di storia delluniverso.