Un corteo di pianeti nel cielo del mattino saluta linizio del mese di marzo, in attesa dellappuntamento fisso con lEquinozio di primavera, che segna la fine della stagione invernale. Il 2 marzo una sottile falce di Luna calante sinterpone tra Venere e Saturno sullorizzonte a Sud-Est e il corteo di astri che precede lalba è completato da Giove, spiega lUnione Astrofili Italiani (Uai).
Nel mese di marzo, con lingresso della primavera, la durata del giorno torna a essere superiore a quella della notte, aumenta di 1 ora e 22 minuti dallinizio del mese", precisa la Uai. "LEquinozio di primavera - proseguono gli astrofili - cade il 20 marzo, alle 22:58, ora italiana.
Marzo è anche il mese tradizionalmente adatto per tentare la cosiddetta Maratona Messier, il più classico e atteso appuntamento per gli astrofili amanti del cielo profondo, che la notte tra il 9 e il 10 marzo - rileva la Uai - possono sfidarsi in una maratona per osservare il maggior numero possibile dei 110 oggetti del catalogo Messier. Una sfida osservativa di una sola notte, a caccia di nebulose, ammassi stellari e galassie, spiegano gli astrofili.
Per quanto riguarda i pianeti, invece, la situazione è quasi invariata rispetto a febbraio. La sera rimane solitario Marte, mentre il pianeta più luminoso, Venere, dopo avere dominato per molti mesi il cielo del mattino - chiarisce lUai - riduce sensibilmente la propria osservabilità, sorgendo appena unora prima del Sole. Infine, la Stazione Spaziale Internazionale (Iss), che prima dellalba dellultimo giorno di febbraio ha solcato il cielo di Roma, sopra Castel SantAngelo, per alcune settimane è ancora visibile solo intorno alle 4 o alle 5 del mattino. Ma dal 20 marzo - conclude la Uai - torna ad affacciarsi in un comodo orario serale, con diversi passaggi luminosi.
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