L'Università Ca' Foscari di Venezia lancia il dottorato di ricerca in Scienze Polari, in collaborazione con il Consiglio nazionale delle ricerche, l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l'Università Milano-Bicocca e l'Università di Pisa, coinvolgendo il Programma nazionale per le ricerche in Antartide.
Primo in Italia, il programma formerà scienziati in grado di comprendere come gli impatti dei cambiamenti climatici in corso abbiano effetto sulle aree polari, e come queste reagiscano di conseguenza. Il nuovo PhD fa parte del 35/o ciclo di 14 dottorati promossi dall'Ateneo cafoscarino per l'anno accademico 2019/2020, per i quali è possibile candidarsi fino al 10 aprile.
"Le regioni polari e le aree di alta quota del pianeta come il plateau tibetano, l'Himalaya, le Alpi e le Ande - afferma Carlo Barbante, ideatore del nuovo programma di dottorato - rappresentano i tre poli del sistema di raffreddamento del nostro pianeta e sono un osservatorio scientifico di inestimabile valore. La ricerca polare, oltre ad essere un insostituibile volano della collaborazione scientifica internazionale, ha avuto e avrà un crescente ruolo strategico per il Paese, consentendo all'Italia l'adesione al Trattato Antartico prima e più recentemente di sedere come osservatore permanente nel Consiglio Artico".