Entra ufficialmente in servizio Mobot, il carrello robotico per la spesa che si controlla con un'app direttamente dallo smartphone: in Toscana, nel borgo medievale di Peccioli, aiuterà i cittadini a trasportare gli acquisti quotidiani dai negozi alle abitazioni.
In Italia il primo robot-carrello della spesa al mondo
Sviluppato da una spinoff della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, il sistema "insegue" i cittadini che lo usano e, in futuro, potrà trasportare anche carichi di merci più pesanti dal parcheggio multipiano per rifornire i negozi stessi. Rispetto ai primi test di sperimentazione avvenuti nel 2018, Mobot (Mobile Robot), sviluppato con il sostegno del Comune di Peccioli e la società Belvedere, è diventato "adulto" e può offrire altre funzioni. Questo grazie alla collaborazione con un gruppo selezionato di cittadini che ha permesso ai ricercatori di rendere ottimale l'uso del robot per le attività e per le esigenze della vita quotidiana. A esempio il robot adegua la sua velocità alla camminata dell'utente, caratteristica non banale, spiega la Scuola Superiore Sant'Anna, poiché la velocità varia in base alle persone che lo utilizzano. Fra le altre novità, è stata realizzata una nuova grafica, ancora più amichevole e interattiva, per la app.
Inoltre l'applicazione, adesso, è anche in grado di stimare il tempo di arrivo del Mobot, dal momento della chiamata ed è possibile contattare il carrello robotico da qualunque punto l'utente si trovi, senza essere vincolati a un'area geografica particolare.
E' stata migliorata in maniera significativa anche l'interazione del robot con l'ambiente, in particolare per la convivenza con altri veicoli (automobili), pedoni o ostacoli di altra natura, durante sia la parte di navigazione autonoma, sia durante quella che viene definita la fase di "inseguimento", ovvero quando MoBot segue l'utente per il trasporto della merce. In concomitanza con il nuovo servizio sperimentale di Mobot, a Peccioli è stata installata una "stazione di controllo" nel centro storico, per garantire in futuro la disponibilità di un numero adeguato di robot al servizio dei cittadini, già abituati ad usufruire di sistemi innovativi. Nello stesso borgo, infatti nel 2008, è stato testato DustBot, il sistema robotico per la raccolta differenziata dei rifiuti a domicilio, sviluppato sempre dall'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna.