Marte in passato era bagnato da laghi salati. Le tracce sono state scoperte nel cratere Gale dal rover Curiosity della Nasa. È quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Nature Geoscience dal gruppo del California Institute of Technology (Caltech), coordinato da William Rapin. Gli esperti hanno trovato alte concentrazioni di sali di zolfo nelle rocce sedimentarie del cratere, risalenti a circa 3,3-3,7 miliardi di anni fa. Segno, secondo gli autori dello studio, della presenza di acqua nel passato di Marte. Uno degli obiettivi di Curiosity è scoprire proprio come l'acqua sia scomparsa dalla superficie di Marte. «Le analisi - hanno spiegato gli esperti - confermano, infatti, precedenti osservazioni satellitari, in base alle quali il pianeta, circa 3,5 miliardi di anni fa, ha subito una transizione verso climi aridi». Fino ad assumere l’aspetto che conosciamo adesso. Lo studio arriva ad un anno dalla scoperta di un grande lago di acqua liquida e salata a un chilometro e mezzo sotto i ghiacci del Polo Sud di Marte, fatta dal radar italiano Marsis della sonda Mars Express, dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Il rover della Nasa Curiosity, sbarcato su Marte il 6 agosto del 2012, in 7 anni ha cambiato le nostre conoscenze del Pianeta rosso, trasformandolo da un luogo arido in un mondo che forse in passato ha ospitato la vita, e potrebbe ospitarla ancora. Proprio la ricerca di tracce di vita presente o passata su Marte sarà l’obiettivo delle missioni Mars 2020 della Nasa ed Exomars 2020, nata dalla collaborazione tra l’Esa e l’agenzia russa Roscosmos con un importante contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Il lancio è previsto nel 2020.