Risolto il mistero del fosforo, cruciale per l'origine della vita. Finora era stato un rompicapo capire dove potesse trovarsi questo elemento, nella Terra primitiva, e la risposta arriva dai laghi con altissime concentrazioni di sali. La scoperta, pubblicata dalla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze, Pnas, si deve al gruppo dell'università di Washington coordinato da Jonathan Toner. La vita come la conosciamo richiede fosforo: questo elemento costituisce la spina dorsale delle molecole alla base di tutti gli organismi, il Dna e l'Rna, ma da circa 50 anni ci si domanda come un ambiente povero di fosforo, come era la Terra primitiva, abbia potuto fornire questo ingrediente chiave. La risposta è arrivata adesso, dallo studio dei laghi particolarmente ricchi dei sali, chiamati carbonati, che si formano in ambienti asciutti, come Mono Lake in California e il lago Magadi in Kenya. Analizzandone le acque, si sono rilevati livelli di fosforo fino a 50.000 volte piu' alti rispetto a quelli trovati sia nell'acqua di mare sia in qualsiasi altro ambiente di acqua dolce. Proprio i carbonati presenti in queste acque sono i responsabili delle elevate concentrazioni di fosforo: legandosi al calcio, lasciano il fosforo libero di accumularsi. Nella Terra primordiale questo processo deve essere stato molto comune perché, ha osservato Toner, i vulcni attivi erano numerosi e le rocce vulcaniche appena formate reagivano con l'anidride carbonica, fornendo carbonati ai laghi. "Per questo motivo - ha concluso - la Terra primordiale avrebbe potuto ospitare molti laghi ricchi di carbonati, con concentrazioni di fosforo tali da dare inizio alla vita".