Per qualche ora il Nord Italia ha dimenticato la paura del coronavirus per dedicarsi a una misteriosa scia in cielo visibile in una vasta area del Settentrione, dal Friuli all'Umbria. Decine di telefonate sono giunte alle forze dell’ordine e all’Inaf-Osservatorio Astronomico di Trieste. L'avvistamento della "palla infuocata" è avvenuto dopo le 10 nel Nord Est.
Alla fine si è scoperto che si trattava probabilmente di un piccolo asteroide roccioso, un meteorite o un bolide, finito in mare, nell’Adriatico. Lo conferma Daniele Gardiol, coordinatore nazionale di Prisma (Prima Rete per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera) dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). «Abbiamo ricevuto questa mattina tantissime segnalazioni amatoriali, da Trieste alle regioni dell’Italia centrale, sul sito di Prisma con pubblicazioni di video che mostrano una scia luminosa. Noi non ci siamo ancora allertati per fare i calcoli precisi sulla traiettoria, perché ci servono ulteriori dati», precisa Gardiol.
Sulla base delle immagini e dei video pubblicati, conclude, "si capisce che il bolide, cioè la scia luminosa, è stata generata da un piccolo asteroide, molto probabilmente roccioso perché è esploso».
La «forte ed intensa scia luminosa» si è vista anche in Umbria. Tantissimi gli avvistamenti, come quello che racconta un umbro, che stava guidando la sua macchina sulla Perugia-Ancona, in direzione Marche: «Sembrava una stella cometa luminosissima che cadeva dietro le colline. Una cosa mai vista, da film. Una luce molto vistosa nonostante era pieno giorno. L’effetto ottico è stato come se cadesse dietro le montagne in zona Valfabbrica».
«Aveva i contorni gialli di un chiaro allucinante», racconta un altro testimone, di Majano, «una luce abbagliante che ha lasciato dietro di sè una scia bianchissima. Poi piano piano tutto si è disciolto». Il fenomeno è stato anche immortalato e sui vari siti appare come una nuvoletta di vapore lasciata dal corpo ignoto.
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