La diversità genetica degli italiani, la più variegata in Europa, ha avuto origine nell’Era glaciale, circa 19.000 anni fa, quindi molto prima di quanto si era pensato finora. E su piccola scala riproduce le differenze genetiche presenti tra Europa continentale e meridionale.
Lo spiegano sul Bmc Biology journal i ricercatori dell’università di Bologna, guidati da Marco Sazzini. Queste peculiarietà genetiche, che caratterizzano gli italiani del Nord e del Sud di oggi, sono il frutto delle migrazioni, ma anche dell’adattamento evolutivo ai diversi ambienti e climi, che hanno avuto un impatto sulla salute, potenziando alcune funzioni biologiche dell’organismo.
«Negli italiani del Sud c'è stato un adattamento alla maggiore incidenza dei raggi ultravioletti. I geni che regolano la pigmentazione della pelle come protezione hanno influito sulla minore suscettibilità ai tumori della pelle, più diffusi al Nord», spiega all’ANSA Sazzini. Nel Nord c'è stato un adattamento di tipo più metabolico, che «potrebbe aver favorito una minore suscettibilità a malattie come diabete e obesità».
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