Marte in passato era coperto di ghiacci. Nuovi dati geologici smentiscono l'ipotesi che un tempo il pianeta rosso fosse un luogo ricco di acqua: quelli che finora sono stati interpretati come letti di antichissimi fiumi erano stati, in realtà, scavati dall’acqua sciolta al di sotto dei ghiacciai. È quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Nature Geoscience dal gruppo dell’Università canadese della Columbia Britannica, coordinato da Anna Grau Galofre.
Gli autori della ricerca, grazie a un nuovo algoritmo per lo studio dei processi di erosione terrestri, hanno analizzato più di 10.000 canali, vallate e canyon marziani, confrontando le strutture con i canali subglaciali dell’arcipelago artico canadese, in particolare con l’isola orientale di Devon, deserto polare considerato un analogo di Marte sul nostro Pianeta.
«Il confronto mostra sorprendenti somiglianze», ha spiegato Anna Grau Galofre. «Se osserviamo la Terra dallo spazio attraverso i satelliti, vediamo molti canyon e vallate, ognuna con una specifica forma: alcune strutture sono scavate da fiumi, altre da ghiacciai, altre ancora da processi differenti. Marte è simile, suggerendo - conclude la studiosa - che diversi processi sono entrati in gioco per scavare i suoi canali». Per gli esperti, questo scenario non esclude l’ipotesi che il pianeta rosso possa avere ospitato forme di vita microbica nel suo passato.
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