Una nuova mappa evolutiva rivela che sono almeno 11 le specie di pesci che potenzialmente potrebbero camminare sulla terraferma. Pubblicato sul Journal of Morphology, lo studio condotto dagli esperti del Florida Museum of Natural History, del New Jersey Institute of Technology, della Louisiana State University e della Maejo University in Thailandia si basa sull'analisi ossea di quasi 30 specie di Balitoridi, esaminate tramite scansioni a tomografia (TC o TAC) e analisi del DNA. «Comprendere quali specie possano camminare - spiega Zachary Randall, direttore del laboratorio di imaging del Florida Museum e coautore dell’articolo - potrebbe aiutarci a capire meglio come e quando si siano evoluti i primi vertebrati sulla terraferma». L’autore precisa che le relazioni tra i Balitoridi e il pesce angelo delle caverne suggeriscono che il patrimonio genetico condiviso tra questi esemplari riguarda principalmente la capacità di adattarsi ai fiumi che scorrono veloci. Il gruppo di ricerca ha utilizzato scansioni TC e analisi del DNA per tracciare la storia evolutiva della famiglia dei Balitoridi. «Il nostro lavoro - commenta Randall - è il primo a collegare il pesce angelo delle caverne all’albero genealogico dei Balitoridi. L’analisi del DNA ci ha permesso di utilizzare centinaia di geni per tracciare come le forme pelviche di questi pesci si siano evolute nel tempo». Gli scienziati sottolineano che questa ricerca consentirà di elaborare un quadro molto più completo sullo studio delle specie in grado di camminare. «La scansione TC - conclude l’autore - ci consente di acquisire diversi tipi di dati ad alta risoluzione senza compromettere l’integrità del campione. Per specie rare come questa si tratta di un pregio non indifferente. Siamo davvero curiosi di compiere i prossimi passi in questo campo d’analisi». Il team ha elaborato una nuova mappa evolutiva della famiglia dei Balitoridi, descrivendo tre diverse forme pelviche nella struttura ossea delle varie specie considerate. «Sulla base della forma dell’osso che collega le spine dei pesci alle pinne pelviche - continua il biologo - abbiamo potuto dedurre che esistono almeno 11 specie che potrebbero sostenere la camminata. I pesci di solito non hanno alcun collegamento tra la colonna vertebrale e la pinna pelvica». L’esperto aggiunge che gli unici esemplari precedentemente noti per questa caratteristica ossea erano i pesci angelo delle caverne, o Cryptotora thamicola, ma la scoperta di nuovi animali potenzialmente in grado di camminare potrebbe rivoluzionare la concezione dell’evoluzione di queste specie. «Il pesce angelo delle caverne - prosegue il ricercatore - è l’unico troglobitico osservato, studiato e rappresentato, anche se sono ancora molti gli interrogativi a cui non siamo riusciti a rispondere. L’oscillazione del suo movimento caratteristico, simile alle movenze della salamandra, è stata descritta per la prima volta da Brooke Flammang, docente presso il New Jersey Institute of Technology nel 2016 in un articolo pubblicato su Scientific Reports».