Il fattore di crescita nervoso (Ngf) di Rita Levi Montalcini, la cui scoperta è stata premiata con il Nobel per la Medicina nel 1986, potrebbe diventare un farmaco per proteggere le cellule nervose dall’Alzheimer. La sperimentazione è in corso all’Ebri (European Brain Research Institute), l’istituto internazionale di ricerca scientifica dedicato allo studio delle neuroscienze, alla cui creazione Rita Levi Montalcini ha dedicato gli ultimi 12 anni della sua vita, presiedendolo per 10 anni. «Stiamo lavorando a sviluppare una variante della proteina Ngf che possa fornire protezione alle fibre nervose contro la neurodegenerazione legata all’Alzheimer», ha spiegato all’ANSA il presidente dell’Ebri, Antonino Cattaneo. «L'obiettivo è sviluppare, insieme alla Scuola Normale Superiore di Pisa, uno spray nasale che possa agire sul cervello. Non possiamo ancora parlare di farmaco - precisa Cattaneo - perché siamo in attesa di iniziare la sperimentazione clinica sull'uomo, che dovrebbe partire entro un paio di anni». L’Ngf è già utilizzato come farmaco, sotto forma di collirio registrato due anni fa, contro una forma di ulcera alla cornea, sottolinea Cattaneo. «Adesso stiamo battendo una nuova strada, per sviluppare una variante dell’Ngf che possa proteggere le cellule nervose, prima che la degenerazione scatenata dall’Alzheimer diventi irreversibile. Un modo - conclude il presidente dell’Ebri - per continuare l’impegno di Rita Levi Montalcini, che si è battuta come una leonessa negli ultimi 12 anni della sua vita per la nascita di un istituto di ricerca sulle neuroscienze di livello internazionale, l’Ebri».