Dall’introduzione del lavoro agile per il personale del Comune e delle sue partecipate sino all’utilizzo degli spazi di coworking cittadini, passando per le prestazioni svolte in «nearworking», inteso come la possibilità di svolgere l’attività lavorativa in un luogo in prossimità della propria abitazione o domicilio. Sono le principali novità introdotte dalle linee di indirizzo per il decongestionamento e la desincronizzazione degli orari per arrivare a una migliore organizzazione dei tempi della città, approvate dalla Giunta comunale di Milano. L’obiettivo è arrivare ad una città dove tutto sia raggiungibile in 15 minuti.
«Questo provvedimento ci consente di sperimentare nuove modalità lavorative all’interno della Pubblica Amministrazione, proponendo, primi in Italia, un nuovo modello di vivere e lavorare in una città a 15 minuti - commenta l’assessora alle Politiche del Lavoro, Attività Produttive e Risorse Umane del Comune di Milano, Cristina Tajani -. L’obiettivo è quello di avvicinare il luogo di lavoro alla propria abitazione favorendo così lo sviluppo di quartieri non più dormitorio, ma con servizi e nuove attività commerciali con conseguente risparmio di tempo e di emissioni derivanti dagli spostamenti obbligati. La sperimentazione - continua - si inserisce nel generale ridisegno dei tempi della città, dovuto all’emergenza Covid, ma rappresenta un modello valido in sè, da proporre anche al settore privato, utile a migliorare la vita della città e la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro per i singoli individui».
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