(ANSA) - ROMA - La birra che recupera cibo e persone fa il suo ingresso in un hotel a cinque stelle. Nasce dalla sinergia fra l'albergo Rome Cavalieri, Equoevento (organizzazione non profit finalizzata al recupero delle eccedenze alimentari per donarle ad enti caritativi) e il produttore di birra "Vale la Pena" afferente all'associazione Semi di Libertà il prodotto brassicolo a marchio Rome Cavalieri mirato a contenere lo spreco alimentare e a favorire il reinserimento sociale con il progetto "Recuperale".
La birra, prodotta con la fermentazione del pane in esubero del Rome Cavalieri e raccolto da Equoevento, è lavorato da Vale la Pena nello stabilimento di via della Bufalotta a Roma all'interno dell 'Istituto agrario Emilio Sereni con il contributo di tre carcerati in semilibertà che ruoteranno e cambieranno in base allo sconto della pena.
Il progetto, partito a dicembre scorso, ha visto fino a questo momento consegnare ad Equoevento da parte del Rome Cavalieri 80 kg di pane dice Fausto Ciarcia, direttore delle risorse umane dell'hotel. I litri di birra prodotti - fa presente invece il manager commerciale di Vale la Pena Oscar La Rosa - sono 3.600.
Quello che è più importante - aggiunge però La Rosa - è sensibilizzare le persone su determinati argomenti come quello del reinserimento sociale. E tra una decina di giorni - conclude il manager - verrà aperto un pub shop di Vale la Pena a Roma in Via Eurialo nella zona di Furio Camillo dove si venderanno, oltre la birra, anche altri prodotti realizzati non esclusivamente di genere alimentare frutto del reinserimento sociale".