La Pitina di Pordenone ha ottenuto il riconoscimento Ue di indicazione geografica protetta (Igp). La polpetta di carne affumicata (per certi versi simile a un salume) tipica della provincia di Pordenone è il 296esimo prodotto italiano a entrare nel registro della qualità Ue, il Door, che annovera 1.425 alimenti (non alcolici) a indicazione geografica dell'Ue e di Paesi terzi cui l'Ue riconosce tutela perché la loro produzione è legata a pratiche e territori specifici. L'Italia è il paese che gode del maggior numero di prodotti iscritti al registro Door.
La Pitina è un prodotto a base di carni ovicaprine o di selvaggina ungulata, conservata grazie a un processo di affumicatura e a uno strato protettivo di farina di mais. Secondo il protocollo adottato, la si può produrre esclusivamente nei territori comunali di Andreis, Barcis, Cavasso Nuovo, Cimolais, Claut, Erto e Casso, Frisanco, Maniago, Meduno, Montereale, Tramonti di Sopra e Tramonti di Sotto. "La Pitina spiega il presidente dell'Unione Territoriale Intercomunale (UTI) delle Valli e delle Dolomiti Friulane, Andrea Carli è il primo, e per ora unico, prodotto a denominazione protetta del nostro territorio e di tutta la Destra Tagliamento. È già un simbolo delle nostre tradizioni enogastronomiche e siamo certi che l'ottenimento della IGP contribuirà a dare impulso alla produzione e alla promozione anche in chiave turistica della pedemontana e montana del Friuli occidentale".
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