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Cia, con Ong agricoltura motore di inclusione e cooperazione

ROMA - E' l'agricoltura sociale e la sua multifunzionalità a dare un aiuto concreto alle fasce più deboli della società e ai più poveri tra i poveri. E questo sia in Italia che all'estero. Lo sa bene Ases, la Ong promossa da Cia-Agricoltori Italiani da anni impegnata su questo fronte, che ha tirato le somme delle sue attività nel corso della sua assemblea annuale.

L'agricoltura virtuosa, con il contributo di molte aziende sul territorio, spiega la presidente della Ong Cinzia Pagni aprendo i lavori, è al centro di un processo di inclusione delle fasce più deboli come disabili, ex carcerati, ex tossicodipendenti, donne in difficoltà e migranti. Percorsi e progetti d'integrazione dove etica e sviluppo si coniugano per garantire un nuovo welfare sociale nei terreni sequestrati dalla mafia e non solo. L'impegno di Ases, infatti, si estende in altri continenti con progetti avviati nella cooperazione in Paraguay, Mozambico e Senegal. "Il nostro obiettivo - sottolinea Pagni - non è portare cultura ma valorizzare le usanze e le tipicità locali mettendo a disposizione le nostre conoscenze; tutto questo per dare forza all'agricoltura, ai villaggi rurali e alle popolazioni".

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