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Pastificio Girolomoni green con caldaia a cippato

(ANSA) - PESARO, 24 LUG - Girolomoni, primo pastificio italiano interamente biologico, da oggi è anche completamente "green" dal punto di vista energetico. La cooperativa marchigiana, grazie all'installazione di una moderna caldaia a cippato, ha raggiunto l'obiettivo di utilizzare energia proveniente solo da fonti rinnovabili anche per il proprio fabbisogno termico. La nuova caldaia copre l'intero fabbisogno di acqua calda del pastificio, necessaria all'essiccazione della pasta. Per il fabbisogno elettrico, Girolomoni si approvvigiona da Dolomiti Energia, che fornisce energia italiana al 100% da fonti rinnovabili, oltre che dalla pala eolica e dai pannelli fotovoltaici di proprietà (in grado di coprire l'8% del fabbisogno). "Possiamo affermare - spiega Giovanni Girolomoni, presidente della Gino Girolomoni Cooperativa Agricola - dati alla mano, che tutti i nostri processi di lavorazione per realizzare prodotti biologici sono effettuati con un'alta sensibilità etica, ovvero con energia proveniente da fonti rinnovabili. "Questa scelta di approvvigionamento energetico, che va a sostituire il precedente impianto a GPL, porterà oggettivi vantaggi - aggiunge -. Nell'immediato avremo un risparmio economico rispetto all'acquisto del gpl e la filiera dell'approvvigionamento del cippato sarà corta, utilizzeremo infatti in gran parte legnami marchigiani". Il nuovo impianto installato da Girolomoni è particolarmente innovativo, dotato di un sistema di abbattimento fumi e polveri sottili. Il cippato di legno, proveniente da boschi gestiti in modo sostenibile, è portato presso il pastificio una volta alla settimana e scaricato in un deposito interrato. Da qui viene prelevato da un nastro meccanico che lo trasferisce il al serbatoio della caldaia. La legna cippata viene bruciata in maniera eco-tecnologica, per garantire un alto rendimento energetico rispetto alle caldaie tradizionali. Con questo processo si ottengono oltre un milione e 200 mila calorie, sufficienti per fare raggiungere i 105 gradi centigradi all'acqua che entrerà negli essiccatoi della pasta. Partner del progetto è Ecofuturo.

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