Nessun rischio in Italia di vendemmia anticipata, come è invece accaduto in Germania a causa del caldo record di questa estate. A escludere l'eventualità sono gli stessi produttori e addetti ai lavori italiani che, commentando la prematura apertura di stagione comunicata dall'Istituto tedesco del vino per il 6 agosto nella regione di Magonza-Bingen, dichiarano ottimismo grazie a un'annata con abbondanti piogge.
Queste ultime hanno fatto dimenticare le anomalie e la siccità del 2017 e hanno riportato nelle vigne un inverno rigido, una primavera piovosa, un inizio d'estate mite e temperature importanti solo a partire da luglio. In Italia "non c'è il pericolo di un anticipo di vendemmia perché non c'è stato un problema di siccità, visto che le piogge sono state abbondanti soprattutto in primavera e nelle ultime settimane", ha osservato il responsabile vino della Coldiretti, Domenico Bosco. "Presumibilmente - ha aggiunto - in Italia i lavori di vendemmia partiranno dopo il 15 agosto, con solo qualche isolata situazione di anticipo rispetto alla data indicata dovuta a temperature leggermente più elevate della media".
L'esperto ha rilevato infine che "sicuramente la vendemmia sarà tardiva per le varietà come il Montepulciano e l'Aglianico anche per un fatto di superfici, mentre per varietà premature come Pinot Grigio o Chardonnay i risultati di vendemmia si avranno già dalla metà di agosto". Quanto all'annuncio di anticipo di vendemmia in Germania, Bosco ha detto di "non meravigliarsi della comunicazione dell'Istituto tedesco, visto il cambiamento climatico in atto che si sta verificando nei Paesi del Nord Europa, con indubbie temperature record di questo periodo nelle zone interessate".
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