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Zafferano 'solidale', nasce start up nel Ferrarese

"Lo zafferano è un prodotto semplice da raccogliere anche per chi, ad esempio, è sulla sedia a rotelle o ha una mobilità limitata": parte anche da queste premesse da Portomaggiore, nel Ferrarese, la start up legata all'agricoltura sociale inventata da due agricoltori di professione che affiancheranno un aspirante giovane imprenditore.

Produrre zafferano solidale, impiegando persone con disabilità e, allo stesso tempo, aiutare chi vuole diventare agricoltore insegnando i segreti del "mestiere" sarà l'obiettivo del progetto nato da "Agricoltura insieme" di Cia, Agricoltori italiani Ferrara. L'idea è venuta a due imprenditori: Gianfranco Tomasoni, di Bando di Portomaggiore (Fe), e Filippo Grego, di Longastrino (Fe) che hanno deciso di unire le forze e aprire una nuova realtà nell'ambito dell'agricoltura sociale. Inizialmente doveva trattarsi di un progetto unicamente "solidale" - per accogliere nelle aziende persone con difficoltà di inclusione lavorativa - poi l'idea ha subito un'evoluzione ed è diventata un laboratorio di formazione "in campo" per aspiranti agricoltori.

"Il nostro obiettivo - spiega Tomasoni - è quello di includere e letteralmente 'dare accesso' all'agricoltura. I nostri campi di 'zafferano solidale' sono aperti, delle vere e proprie fucine di formazione e soprattutto di trasferimento di preziosa esperienza. L'intento è ovviamente quello di crescere, tanto che già l'anno prossimo vorremmo immettere sul mercato uno zafferano a marchio 'solidale', che possa aiutarci ad ampliare l'azienda, aumentando la gamma di prodotti coltivati, per impiegare un numero sempre maggiore di lavoratori".(ANSA).

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