Cento milioni di euro e una piattaforma per facilitare gli investimenti in bioeconomia e agevolazioni per lo sviluppo di raffinerie sostenibili in tutta Europa. Sono due dei pilastri della nuova strategia Ue per la bioeconomia, che aggiorna la prima datata 2012, per dare sostegno alla crescita di un settore su cui l'Ue punta per portare occupazione e sviluppo sostenibile, soprattutto nelle aree rurali.
"Parliamo di un settore che occupa già l'8% della forza lavoro in Europa - dichiara il commissario alla ricerca e innovazione Carlos Moedas - e parliamo di progetti e persone che possono portare sviluppo e cambiare la vita nelle aree rurali".
Il commissario ha portato come esempio la bioraffineria di Porto Torres in Sardegna, parte di un progetto coordinato da Novamont per la realizzazione di bioprodotti (lubrificanti, cosmetici, plastificanti e bioplastiche) a partire da colture marginali come il cardo.
Agricoltori, Ue ci consideri partner in progetti
Nel quadro della nuova strategia Ue per la bioeconomia, gli agricoltori dovrebbero essere considerati "partner strategici piuttosto che semplici fornitori di materie prime". Così il Segretario generale del Copa e Cogeca Pekka Pesonen commenta la comunicazione della Commissione Ue presentata oggi, che rilancia le iniziative a sostegno dello sviluppo sostenibile attraverso progetti di bioeconomia. L'organizzazione degli agricoltori e delle cooperative agroalimentari europee accoglie con favore l'accento posto da Bruxelles sulla necessità di sostenere la formazione nelle aree rurali, ma ricorda che vanno ancora affrontate le "dimensioni concrete", come rendere disponibili strumenti affinché "i settori dell'agricoltura e della silvicoltura possano investire, innovare e beneficiare delle opportunità di business" portate dalla bioeconomia.
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